Boom di polmoniti: spuntano casi sospetti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Boom di polmoniti: spuntano casi sospetti

medici indossano delle tute contro l'epidemia

Aumentano i casi di polmoniti anche in Francia, soprattutto tra i bambini: gli ingressi al pronto soccorso allarmano il Paese.

La nuova epidemia di polmoniti in Cina preoccupa seriamente tutta l’Europa, compresa l’Italia. Nel Paese asiatico gli ospedali iniziano ad intasarsi, in particolar modo i reparti pediatrici, che hanno segnalato un aumento delle malattie respiratorie. La situazione potrebbe aggravarsi anche in Francia, che conta un aumento delle infezioni del 44% nei bambini fino a 2 anni.

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In Francia è allarme polmoniti?

Resta nel mirino il batterio Mycoplasma pneumoniae, responsabile dei casi di polmoniti nel nord della Cina tra i più giovani. Anche se al momento non ci sarebbe nessun allarme, l’aumento anomalo dell’infezione tra i bambini e i ragazzi sotto i 15 anni inizia a spaventare anche la Francia.

Già la settimana scorsa il Paese ha lanciato una prima segnalazione, a seguito da ciò che emerso dai dati del bollettino ufficiale sul monitoraggio degli accessi in pronto soccorso. E’ stato infatti riscontrato un aumento di queste infezioni respiratorie del 44% nei bambini da 0 a 2 anni. Virus più contenuti invece nei bambini/ragazzi dai 2 ai 14 anni, che si fermano a più 23%.

Un problema che potrebbe espandersi in Italia

I più giovani arrivano negli ospedali francesi con sintomi come: forte affaticamento, febbre, tosse persistente e profonda. Per questi casi, nelle ultime settimane l’assistenza pediatrica sembra esere già raddoppiata.

E tutto riporta al boom di polmonite che ha iniziato a colpire la fascia di bambini e ragazzi nel nord della Cina. La velocità con cui il virus è riuscito ad espandersi fino alla Francia, preoccupa anche l’Italia che potrebbe diventare presto teatro di una nuova epidemia.

Tuttavia i dati forniti dalla Cina non soddisfano gli esperti italiani, che sostengono ci sia una verità tenuta nascosta. Come denuncia Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di statistica molecolare e di Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma: “Non basta chiedere informazioni, se l’Organizzazione mondiale della Sanità vuole conoscere la situazione reale sulle polmoniti segnalate in Cina deve mandare una delegazione e raccogliere dati certi”.

La Cina avverte: “Nessun nuovo virus”

A seguito delle richieste dell’Oms, la commissione sanitaria nazionale cinese ha riferito che “i recenti gruppi di infezioni respiratorie sono dovuti a una sovrapposizione patogeni conosciuti, dai virus comuni come influenza, rinovirus, virus respiratorio sinciziale o RSV, adenovirus a batteri come il Mycoplasma pneumoniae, un comune responsabile di infezioni del tratto respiratorio che colpisce sopratutto i bambini”.

In poche parole, si esclude la presenza di un nuovo virus. La situazione appare comunque abbastanza preoccupante, tanto da invitare le autorità locali ad aprire più ambulatori per la cura della febbre e a promuovere le vaccinazioni tra i bambini e gli anziani.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2023 16:00

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